Scritto da: SuperAndy 29/06/2002 17.00
Se ne parla tanto ma non si vede mai!
Datemi una mano voi che potete;)
[Modificato da SuperAndy 29/06/2002 18:02]
eccoti accontentato:
È il più bello del mondo?
di Monica Bogliardi
1/3/2005
Jennifer Lopez presenta la sua linea d'abbigliamento alle ultime sfilate newyorkesi: in bianco, con pantaloni attillatissimi, è parsa particolarmente fuori misura.
Il fondoschiena della Lopez divide:
per alcuni è volgare, per altri rassicurante.
Abbiamo chiesto un parere a registi, scrittori e imprenditori.
E loro promuovono Gisele Bündchen.
«Il sedere di Jennifer Lopez? Un disastro, merita 4: è addirittura grasso. Niente a che vedere con quello di
Gisele Bündchen, modella che ho incontrato in occasione delle campagne pubblicitarie Valentino. Il suo sì che sconfigge la gravità. Ma si difende bene pure quello naturale e selvaggio di Naomi».
Matteo Marzotto, imprenditore, amante di sport e belle donne, è avarissimo di parole con i giornalisti. Ma non è l'unico, sul fondoschiena, a sprecare qualche minuto con Panorama.
Ecco il regista
Tinto Brass: «Di solito non amo dare pareri volanti. Ma qui urge precisazione.
Il sedere della Lopez non sarà tecnicamente il più bello del mondo, ma quel che va afferrato è quanto sia protagonista. Lei lo veste con tessuti stretch, i migliori per natiche importanti, gli costruisce intorno il suo look, la sua andatura sculettante, il suo mito. Lo usa come un vessillo. Il risultato è che siamo qui a parlarne, perché è l'emblema di una sessualità ludica, liberata, libertina».
Partecipa
lo scrittore Giuseppe Scaraffia:
«Le terga di J-Lo sono volgari come lei. Anche vestita bene sembra la cameriera scappata con gli abiti della padrona». E sospira: «Date un occhio al culetto di
Nicole Kidman: alto, piccolo, proporzionato, tonico».
Infine una botta di filosofia, la propina ironico
il giornalista Fabrizio Rondolino:
«Lopez ha il sedere della Venere di Milo: grosso e largo. È il sedere delle nostre radici mediterranee e millenarie. Perciò, anche se non lo vogliamo confessare, ci attrae, dà soddisfazione, ha la sua autenticità latina, non plastificata. È un "ur-culo", un culo originario».
Succede sempre così: ogni volta che la cantante-attrice-ballerina Jennifer Lopez da Puerto Rico (ma cresciuta nel Bronx), classe 1970, compare in pubblico, c'è una sollevazione mediatica. L'ultima volta durante la settimana della moda newyorkese, che lei ha chiuso presentando una sua linea d'abbigliamento, Sweetface. In passerella si è esibita tutta di bianco vestita, con pantaloni attillatissimi. E di nuovo è partito il tamtam. Questo il quesito: J-Lo, soprannome «The Bottom», ovvero le chiappe, ci è o ci fa? Si rende conto che ha un sedere spiazzante? Perché lo evidenzia così? Oppure, al contrario: a forza di esibirlo non sarà riuscita a convincere tutti che quello è il più erotico del mondo? «Brutto o bello che sia, il posteriore di J-Lo ti mette alla prova» scherza
lo scrittore Andrea Pinketts. «Ha qualcosa di tribale, di totemico. Rimani di stucco. Preferisco quello spiritoso e impertinente di
Michelle Hunziker».
Piaccia o no ammetterlo, il sederone di Lopez fa scuola. Fa modello, in positivo e in negativo. «Le ragazze che prima in palestra chiedevano programmi per il ventre ultrapiatto ora vogliono esercizi mirati al gluteo sudamericano, cioè non solo proporzionato, ma pieno, rotondo» informa Fiorenza Conti, titolare dell'omonimo club milanese. «Negli ultimi anni c'è stato un notevole incremento nelle richieste di liposcultura del sedere: per ridefinirne i contorni e alzarne la curva» aggiunge
Ricardo Moro, chirurgo brasiliano che opera in Italia. «Spopolano le punturine per ridare compattezza alla pelle dei glutei e i trattamenti di stimolazione cutanea per formare più collagene. Insomma, una vera natichemania che ha coinvolto molte ragazze giovani, spesso munite di foto di modelle latine».
Un'ossessione, quella del sedere meticcio, che ha contribuito all'esplosione del business. Lo conferma uno dei marchi top nella produzione di biancheria intima,
Roberta, griffe che lanciò Michelle Hunziker:
«Doppiata l'era del balconcino, ora protagonisti delle vendite sono i perizoma» afferma Alessandro Rodella, figlio del titolare del marchio Pompea, proprietario di Roberta, e patron del concorso che andrà a selezionare in tutta Italia 10 mila sederi. A caccia di quello perfetto.
«E nel 2006 faremo il primo calendario con i 12 fondoschiena più belli del Paese».
Lingerie, pubblicità, perfino la chirurgia plastica. Si moltiplicano i campi in cui si registra che l'immaginario erotico degli italiani ha cambiato bersaglio: «Dopo anni di ossessione décolleté, ora è il sedere al centro dei miei desideri di maschio» confessa
Albertino, dj simbolo di Radio Dee-Jay. «E quello di J-Lo fa parte della categoria oversize tipica dell'hip-hop. A me non dispiace affatto».
L'oggetto di culto nel corpo femminile si è dunque spostato in basso e la moda, costretta per marketing ad anticipare i tempi, l'ha intuito forse per prima. Ma perché il cambiamento? «Il sedere è la parte del corpo su cui puoi lavorare, è il simbolo di una società che modifica tutto, con enfasi tayloristica» si sbizzarrisce il sociologo della cultura Ivo Germano. «J-Lo col suo sedere imperfetto ma di successo rende giustizia a tutti quelli che nel processo d'industrializzazione del corpo vanno fuori via. Viva la Lopez, viva i glutei difettosi.
Ah, se le donne sapessero quanto ci piacciono».
da Panorama.it
[Modificato da Etrusco 03/03/2005 2.43]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.