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La sorella di Giulia Tramontano chiede una pena esemplare per Impagnatiello

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    00 09/01/2024 18:44
    "Chiediamo giustizia, l'ergastolo per l'essere inumano che ci ha privato di una sorella, una figlia, un'amica, un nipote ed una grande donna.Le famiglie che vivono l'ergastolo del dolore hanno diritto a giustizia e pena esemplare".

    Lo scrive sui social, ad una settimana dall'inizio del processo in Corte d'Assise a Milano per Alessandro Impagnatiello, Chiara Tramontano, sorella di Giulia, la 29enne incinta al settimo mese uccisa dall'ex fidanzato con 37 coltellate nella loro abitazione di Senago, nel Milanese, lo scorso 27 maggio.

    Chiara Tramontano, proprio in vista del processo, chiede di condividere sui social il suo appello "per gridare giustizia per mia sorella e mio nipote, barbaramente uccisi".

    La giovane scrive ancora: "Vogliamo sapere di vivere in un Paese giusto.
    Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella".

    Chiede "giustizia per il nipote (Thiago, ndr) che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola". I genitori "sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo".

    Intanto, davanti alla Corte la difesa dell'ex barman 30enne potrebbe puntare su una richiesta di perizia psichiatrica. Una delle possibilità per la difesa del giovane teoricamente è anche quella di far acquisire tutti gli atti, rinunciando a sentire i testi in aula, in una sorta di abbreviato di fatto.

    Impagnatiello è finito a processo dopo la richiesta di rito immediato avanzata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo. E' accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione (avrebbe fatto anche ingerire alla fidanzata veleno per topi per mesi), crudeltà, futili motivi e rapporto di convivenza. E' anche imputato per interruzione di gravidanza non consensuale e per occultamento del cadavere.
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    00 21/03/2024 18:26
    "Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano.In ogni cosa trovava un sapore strano".

    Lo ha raccontato Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, testimone in aula al processo in cui è imputato Alessandro Impagnatiello.

    La testimone ha raccontato di acqua che odorava di "candeggina" e dei costanti dolori allo stomaco della sorella.

    "Beveva tante tisane - ha aggiunto - ma non trovava sollievo".

    Impagnatiello è accusato di averla avvelenata per mesi con topicida.

    "Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi dei figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie", ha detto Chiara Tramontano, ripercorrendo passo a passo quella relazione fin da subito difficile tra la sorella e Impagnatiello. Ha ricordato del giorno in cui, con i lucciconi, lei aveva mandato la foto del test di gravidanza "positivo" ma il giorno dopo le disse che "era una brutta notizia perchè il bambino non era gradito" dal padre.

    "Lei si era sentita già madre - ha aggiunto - ma avrebbe proceduto a contattare il medico di base per l'interruzione di gravidanza".

    Alla fine dopo un secondo ripensamento il bimbo venne tenuto, Giulia lo avrebbe anche "cresciuto da sola"
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    00 11/04/2024 18:25
    "Mi ha raccontato tutto, delle cose assurde".

    Sono queste le ultime parole di Giulia Tramontano, inviate a un'amica in un messaggio vocale il 27 maggio 2023, poche ore prima che il compagno Alessandro Impagnatiello la uccidesse.

    L'audio, in cui la 29enne raccontava dell'incontro con la donna con cui il fidanzato aveva una relazione parallela, è stato fatto sentire stamani in aula.

    "Di tutto mi ha raccontato. Sono scioccata dalla vita che conduceva, dalle cose che ha fatto e mi ha detto". Quando è stata fatta partire la voce della figlia, la mamma Loredana, presente al processo con il marito Franco, è scoppiata in lacrime.
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    00 11/04/2024 18:30
    "Con il sorriso e la bontà d'animo hai illuminato la vita di chi ti era vicino.Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, la tua luce continuerà a brillare nel cielo e il vento ci porterà il tuo profumo.Giulia, chiederemo giustizia per voi senza mai arrenderci. Il vostro assassino deve marcire in galera". Così Franco Tramontano, il papà di Giulia, in una storia su Instagram nel giorno della nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato di avere ucciso la fidanzata incinta di sette mesi con 37 coltellate. "Lo grideremo ogni giorno - scrive sui social la mamma Loredana Femiano -, giustizia".
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    00 27/05/2024 17:21
    "Giulia mi ignora.Io mi muovo, vado verso la cucina, vedo che c'era questo coltello con cui stava tagliando delle verdure", mentre era china in soggiorno per prendere un cerotto da un cassetto in basso di un mobile in quanto si era tagliata e "mi metto immobile alle spalle in attesa che si rialzi per tornare in cucina, l'ho colpita all'altezza del collo, ma non so con quanti colpi.Lei prima si è voltata".

    Così Alessandro Impagnatiello ha ripercorso in aula il momento in cui ha ucciso la sua fidanzata Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza.

    Dopo l'omicidio, "era come se cercassi di nascondermi e di nascondere tutto ciò che si era manifestato quella sera. Quindi, avvolto completamente da uno strato di insensata follia, di illogica, di pazzia totale, tentai di far sparire letteralmente il corpo di Giulia".

    "Tentai di dare fuoco al corpo di Giulia - ha spiegato -, utilizzando prodotti infiammabili per fare le pulizie".
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    00 27/05/2024 17:21
    no comment
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    00 27/05/2024 17:23
    "La persona che ero in quel periodo non è quella di oggi.Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi.Ora posso parlare della reale verità, oggi sono una persona lucida".

    Così ha esordito Alessandro Impagnatiello, accusato dell'omicidio di Giulia Tramontano, la sua allora fidanzata al settimo mese di gravidanza, morta un anno fa.

    Rispondendo a una domanda precisa, ha ammesso di aver ucciso Giulia e di aver occultato il cadavere. Ora sta ricostruendo la loro relazione.
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    00 27/05/2024 17:24
    che schifo
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    00 27/05/2024 17:24
    È arrivato in aula Alessandro Impagnatiello, che oggi sarà interrogato davanti alla Corte d'Assise di Milano nel processo in cui è imputato per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano.

    La 29enne, al settimo mese di gravidanza è stata uccisa esattamente un anno fa, il 27 maggio del 2023, nella sua abitazione a Senago nel Milanese, dove il compagno l'avrebbe colpita con 37 coltellate.

    Nell'aula, davanti alla quale già dalle 8.30 c'era una fila di giornalisti e curiosi, sono arrivati anche i familiari della vittima, tra cui la mamma Loredana e la sorella Chiara, che si sono strette in un forte abbraccio.

    Presente anche il fratello Mario e alcuni cugini.
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    00 28/05/2024 17:37

    Alessandro Impagnatiello, il barman che un anno fa ha ucciso Giulia Tramontano, la sua fidanzata al settimo mese di gravidanza, "è certamente portatore di un complesso disturbo" della personalità con tratti "narcisistici" "ossessivo-compulsivi" e paranoici che "sono alla base" dell'omicidio.

    È scritto nella consulenza tecnica della difesa che è agli atti del processo in corso davanti alla Corte d'Assise di Milano.

    Il 31enne, nell'interrogatorio di ieri, ha ricostruito il delitto ma ha detto di non riconoscersi nelle conclusioni dello psichiatra che ha evidenziato un vizio di mente in modo da consentire una richiesta di perizia.

    Secondo Raniero Rossetti, lo psichiatra nominato dalle avvocatesse Giulia Geradini e Samanta Barbagli, le "vicende socio-lavorative nel corso degli anni hanno amplificato e 'scoperchiato'" i disturbi di Impagnatiello.

    Il suo lavoro "di barista in un locale prestigioso e alla moda di Milano, ha gonfiato via via" il suo "ego".

    Nella consulenza si riportano stralci dei due colloqui con il medico in cui Impagnatiello ripercorre la sua vita, la sua relazione con Giulia e quella parallela con la giovane collega e ricostruisce, in linea con il suo interrogatorio di ieri in aula, il giorno dell'omicidio.

    Ha spiegato di aver fatto "uno sforzo enorme per tenere tutto sotto controllo", ha parlato di "un enorme castello di bugie, una specie di doppia vita" e detto che la sua era "una gestione di due persone che controllavo con false verità".